K98 "Mauser Banner" 

Il nome "Mauser" è sicuramente uno dei più conosciuti e ricercati dai collezionisti di armi, ma non sono molte le armi che ne riportano il suo logo rettangolare: lo si riscontra infatti in pistole C96, in fucili destinati ad usi di caccia e sport, ed in quelli destinati all'esportazione o ad armare autorità civili.

Nel periodo tra le due guerre mondiali, a causa delle restrizioni imposte dal Trattato di Versailles, la produzione di armi da fuoco tedesca fu fortemente ridimensionata ed in questo frangente la Mauser si concentrò nella produzione di una carabina che aveva l'ambizione di rappresentare lo standard base per fucili destinati ad usi civili ed all'esportazione, denominandola "Standard Modell" ed apponendovi il suo "Mauser Banner“ sulla camera di cartuccia (da cui deriva il nome con cui i collezionisti identificano questa generazione di fucili).

Caratteristica degli "Standard Modell" è la presenza di poche punzonature, limitate al logo Mauser sull'anello anteriore del receiver, o su quello posteriore quando l'anteriore era utilizzato per il crest del Paese acquirente, alla scritta "Standard Modell" sul lato sinistro (in seguito sostituita dal nome del produttore e della città in cui questo aveva sede, alle punzonature commerciali tedesche "Corona/B, G, U e N" sopra il numero di matricola, e, se ne ricorreva la situazione, alla waffenamt di accettazione militare.

Inoltre la prima produzione degli Standard Modell aveva la manetta dell'otturatore diritta ed i supporti con l'aggancio della cinghia di trasporto nel lato inferiore (in fase successiva furono utilizzati otturatori a manetta piegata e sostituiti i supporti della cinghia con altri che ne consentivano l'aggancio laterale).

L'arma qui presentata, range matricolare "B" in calibro 8x57mm, appartiene alla prima produzione, come testimoniato dalla presenza del logo Mauser sulla camera di cartuccia, della scritta "Standard Modell" sul lato sinistro e, oltre alle punzonature commerciali sopra citate, dal punzone sotto la canna 36Si41 e dalla waffenamt WaA63 (che la Mauserwerke utilizzò dal 1935 al 1939).

In fase successiva, la carabina è stata revisionata con la sostituzione del'otturatore e di qualche altra componente secondaria.

Il fucile è dotato del classico mirino a "V" rovesciata e della tacca di mira a tangente in stile militare, graduata da 100 a 2000 metri che però, a causa di una ormai superata normativa tedesca, presenta una goccia di metallo al suo interno che impedisce al cursore lo scorrimento oltre la quota dei 300 metri.

Come già detto, la fascetta posteriore è quella larga di primo tipo con maglietta reggi-cinghia nel lato inferiore, mentre la fascetta anteriore, realizzata dal pieno, mantiene lo stile ad "H".

L'asta di pulizia è quella corretta, lunga cm 321 mm (312 mm escludendo la filettatura) ed è provvista di asola di apertura in testa.

Anche il calcio è quello classico degli Standard-Modell, con le scanalature per le dita della mano nel sottocanna ed il calciolo in acciaio brunito.

L'aspetto generale dell'arma è buono, i legni in eccellenti condizioni come buona parte della canna. Il receiver presenta invece la parte superficiale non più lucida, ma segnata da uniforme puntinatura. In buone condizioni la canna, con rigature ben visibili.